La CEDU sulla criminalizzazione degli atti sessuali a pagamento in Francia (CEDU, sez. V, sent. 25 luglio 2024, ricc. nn. 63664/19; 64450/19; 24387/20; 24391/20; 24393/20)

La Corte Edu si pronuncia sulla legge francese che criminalizza le prestazioni a carattere sessuale a
pagamento.
Secondo i ricorrenti tale normativa porrebbe in uno stato di grave pericolo l’integrità fisica e psichica
e la salute delle persone che esercitano la prostituzione e minerebbe radicalmente il diritto al rispetto
della vita privata, che comprende il diritto all’autonomia personale e alla libertà sessuale.
I Giudici di Strasburgo hanno osservato che i problemi legati alla prostituzione sollevano questioni
morali ed etiche molto delicate e danno luogo a visioni diverse, spesso contrastanti, rispetto alle
quali non esiste ancora una posizione sufficientemente condivisa tra gli Stati membri del Consiglio
d’Europa, né all’interno di altre organizzazioni internazionali nel cui ambito di discute su come
affrontare al meglio la prostituzione.
Di qui la conclusione secondo cui nessuna violazione dell’art.8 Cedu è stata al momento perpetrata,
non avendo le autorità francesi oltrepassato il loro potere discrezionale (“margine di
apprezzamento”) nel dettare la normativa contestata, fermo restando il loro dovere di monitorare
l’evoluzione degli standard europei ed internazionali in tale campo e sottoporre l’approccio adottato
a costante revisione.

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