Il Garante per la protezione dei dati personali ha, come noto, disposto il 31 marzo 2023 la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani della Chat GPT nei confronti della società statunitense OpenAI che ha sviluppato e gestisce la piattaforma. L’Autorità ha al contempo avviato un’istruttoria e chiarito di poter procedere a rivalutare la sussistenza dei presupposti del provvedimento di limitazione provvisoria, adottando le conseguenti determinazioni, a condizione che OpenAI provveda ad attuare concretamente una serie di misure e prescrizioni idonee a garantire la privacy.
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