La natura dei metodi utilizzati incide sulla configurazione del reato di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina ex art. 571 c.p. (Cass. Pen., sez. VI, sent. 3 marzo – 6 aprile 2021, n. 13145)

Presupposto del reato di cui all’art. 571 c.p., è un uso immoderato di mezzi per loro natura leciti, e tali non possono di certo ritenersi le percosse o comportamenti violenti, né l’uso di un linguaggio affatto educativo e correttivo, ovvero le limitazioni della libertà personale. Qualora il mezzo
adoperato non sia consentito, o venga utilizzato con modalità non ammesse, non è applicabile il disposto di cui all’art. 571 c.p., ma vengono in considerazione, a seconda delle peculiari circostanze del caso concreto, altre norme incriminatrici.

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