Lo scritto rimarca il particolare interesse che la comparazione riveste con specifico riguardo allo studio dei diritti fondamentali, a motivo della loro naturale ed indeclinabile vocazione ad universalizzarsi e, allo stesso tempo, a contestualizzarsi. Sollecita quindi a riguardare agli effetti prodotti dalle pronunzie delle Corti non nazionali in ambito interno non tanto per l’aspetto formale, vale a dire dei vincoli giuridici che ne derivano a carico degli operatori, quanto per l’influenza culturale che le pronunzie medesime sono in grado di esercitare, non di rado riscontrabile pur laddove esse non si facciano esplicito richiamo a vicenda. Infine, ci si sofferma sulle tecniche decisorie poste in essere dalle Corti, specie laddove puntino a far valere il primato della Carta di cui ciascuna di esse è garante, e si torna a riflettere sull’annosa questione relativa a come si possano efficacemente controllare i controllori e, dunque, sui rimedi allo scopo utilizzabili.
The paper observes the interest of the comparative studies in relationship to the fundamental rights,in reason for their tendency to become universal and, at the same time, to contesxtualize. It induces to reconsider the effects from the pronunciations of the non national Courts in inside circle not so much for the formal aspect, or rather some juridical ties that derive to load of the operators of it, how much for the cultural influence that the pronunciations themselves are able to practice, not rarely verifiable also whereas they are not made each other explicit call. It finally focuses on the technical decisories, kind whereas dot to make to be worth the record of the Paper of which each.