La Corte Edu si pronuncia sul caso riguardante il divieto di ingresso al Sejm (la camera bassa del Parlamento polacco) imposto ai ricorrenti per la durata di un anno per aver esposto uno striscione con la scritta “Difendi i tribunali indipendenti” durante una manifestazione pacifica contro la riforma della magistratura prevista dal governo. Il Giudici di Strasburgo hanno, innanzitutto, ritenuto necessario operare una distinzione tra tale atto e gli incidenti avvenuti all’interno della Camera che hanno interferito direttamente con l’ordinato svolgimento del dibattito parlamentare. È stato anche rilevato che il divieto era stato imposto senza alcuna garanzia procedurale, avendo i ricorrenti semplicemente ricevuto lettere dal capo della sicurezza del Parlamento che li informava dell’interdizione, senza alcuna chiara indicazione di eventuali procedure per impugnare il provvedimento. Di qui il riconoscimento dell’avvenuta violazione dell’art. 10 (libertà di espressione) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.