Pericolo di contagio da Covid-19 in carcere (Cass. pen., Sez. V, 6 ottobre – 9 dicembre 2020, n. 35012)

Sussiste una situazione di incompatibilità col regime carcerario connessa al pericolo di contagio da Covid-19, ove l’indagato sottoposto alla misura cautelare della custodia carceraria sia in immediato pericolo di vita, non essendo, invece sufficiente la presenza di un rischio meramente eventuale per la salute del detenuto. In particolare, perché sussista il rischio concreto di contrarre il virus, occorrerà valutare la ricorrenza di due condizioni: da un lato, che il detenuto sia affetto da una patologia tale che in caso di contagio sia certo o altamente probabile il verificarsi di gravi complicanze o di morte e, dall’altro lato, che sussista un rischio concreto per il detenuto di contrarre il coronavirus nel carcere in cui è ristretto (ad esempio, in relazione all’esistenza di specifici casi di contagio da Covid-19 accertati tra i detenuti della relativa casa circondariale). Al contempo, sarà necessario che presso l’istituto penitenziario in questione non sia possibile adottare le precauzioni finalizzate a ridurre il pericolo di contagio, precauzioni che invece potrebbero essere adottate correttamente nel luogo di custodia domiciliare.

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