La Corte Edu si pronuncia sul caso riguardante una donna nigeriana, vittima di tratta di esseri umani
e sfruttamento sessuale tra la Nigeria e la Spagna, la quale aveva lamentato l’inadeguatezza delle
indagini condotte dalle autorità spagnole a seguito della sua denuncia.
I Giudici di Strasburgo hanno verificato significative carenze procedurali, quali l’assenza di
qualunque azione concreta durante i primi due anni dalla denuncia, l’aver trascurato di seguire
ovvie linee di indagine, la superficialità ed insufficiente motivazione della decisione di chiudere
provvisoriamente il caso.
Di qui la palese inosservanza dell’obbligo di indagare efficacemente su un reato dalle conseguenze
devastanti per le vittime, con violazione dell’art.4 (divieto della schiavitù e del lavoro forzato) della
Convenzione europea dei diritti umani.