In tema di danno non patrimoniale da lesione della salute, la Cassazione chiarisce che non costituisce duplicazione risarcitoria la congiunta attribuzione del “danno biologico” e di una ulteriore somma a titolo di risarcimento dei pregiudizi non aventi base medico-legale ma rappresentati dalla sofferenza interiore (quali, ad esempio, il danno morale che si traduce nel dolore dell’animo, la vergogna, la disistima di sé). Pertanto, ove sia dedotta e provata dal danneggiato l’esistenza di uno di tali pregiudizi che rendano il danno subito più grave rispetto alle conseguenze ordinariamente derivanti da lesioni personali dello stesso grado sofferto da persone della stessa età e condizione di salute, essi dovranno formare oggetto di separata valutazione e liquidazione.
Post correlati
La Corte di Giustizia si pronuncia in tema di rimpatrio di cittadini di paesi terziil cui soggiorno è irregolare (CGUE, Decima Sezione, 9 novembre 2023, C-257/22)
30 Novembre 2023
La Corte di Giustizia si pronuncia sulla politica comune in materia di asilo edi protezione sussidiaria (CGUE, Quarta Sezione, 9 novembre 2023, C-125/22)
30 Novembre 2023
La Corte di Giustizia si pronuncia in tema di trattamento dei dati personali e di diritto ad un ricorso giurisdizionale effettivo (CGUE, Quinta Sezione, 16 novembre 2023, C-333/22)
30 Novembre 2023
Sistema penitenziario: affidamento in prova e giudizio prognostico (Cass. pen., Sez. I, 24 maggio – 3 novembre 2023, n. 44206)
30 Novembre 2023
Proporzionalità tra fatto provocatorio e reazione (Cass. pen., Sez. I, 23 maggio – 3 novembre 2023, n. 44187)
30 Novembre 2023