La Corte Edu si pronuncia sul caso riguardante le violente aggressioni subite dai lavoratori di Greenpeace nella regione di Krasnodar – potenzialmente provocate dal loro legame con la ONG ambientalista e sul presupposto che fossero agenti stranieri – e la successiva indagine interna. I Giudici di Strasburgo hanno ritenuto tale inchiesta inadeguata e non idonea a fungere da deterrente per incidenti simili, in particolare, perché un’indagine completa era stata aperta solo quattro anni dopo l’accaduto e perché non era stato esaminato il potenziale motivo di odio a fondamento dell’attacco stesso. Lo Stato non aveva rispettato il suo obbligo di fornire tutte le facilitazioni necessarie per lo svolgimento di una inchiesta efficace (art.38). È stata, altresì, riconosciuta la violazione del divieto di trattamenti inumani o degradanti in combinato disposto con il divieto di discriminazione (artt.3 e 14).
Post correlati
Utilizzabilità dei risultati di intercettazioni disposte in un diverso procedimento (Cass. Pen., Sez. Unite, 18 aprile 2024 – 3 ottobre 2024, n. 36764)
10 Ottobre 2024
La Corte di Cassazione si pronuncia in tema di proporzionalità del sequestro probatorio (Cass. Pen., Sez. III, 4 luglio 2024 – 3 ottobre 2024, n. 36775)
10 Ottobre 2024
Utilizzabile la deposizione degli ufficiali o degli agenti di polizia sul contenuto di immagini videoriprese nel corso di un servizio di osservazione (Cass. Pen. Sez. IV, 28 maggio-21 giugno 2024, n. 24583)
10 Ottobre 2024
Utilizzabilità delle intercettazioni operate mediante captatore informatico, autorizzate in altro procedimento (Cass. Pen. Sez. IV, 20 giugno-27 giugno 2024, n. 25401)
10 Ottobre 2024
Il Consiglio di Stato interviene in tema di esercizio del diritto di critica da parte del personale delle Forze armate (Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza 23 settembre 2024, n. 7732)
10 Ottobre 2024