La Corte Edu si pronuncia sul caso riguardante un libro per bambini di nove-dieci anni contenente, tra l’altro, trame di relazioni romantiche e matrimoni tra persone dello stesso sesso. La distribuzione del libro era stata presto sospesa dopo la sua pubblicazione nel 2013 e ripresa un anno dopo, dopo che il libro era stato etichettato come potenzialmente dannoso per i bambini di età inferiore ai 14 anni. Si tratta del primo caso in cui la Corte si è occupata delle restrizioni sulla letteratura in tema di relazioni tra persone dello stesso sesso destinata specificamente ai bambini. La Corte ha rilevato che le misure contro il libro del ricorrente avevano lo scopo di limitare l’accesso dei bambini alle informazioni che descrivono le relazioni tra persone dello stesso sesso come essenzialmente equivalenti alle relazioni tra persone di sesso diverso. In particolare, i Giudici di Strasburgo non hanno convenuto con i giudici nazionali e col governo, che certi passaggi – una principessa e la figlia di un calzolaio che dormono l’una nelle braccia dell’altra dopo il loro matrimonio – fossero sessualmente espliciti, né che il libro avesse promosso le famiglie dello stesso sesso rispetto ad altre. Al contrario, le fiabe avevano sostenuto il rispetto e l’accettazione di tutti i membri della società in un aspetto fondamentale della loro vita, vale a dire una relazione seria. Di conseguenza, ha concluso che limitare l’accesso dei bambini a tali informazioni non aveva perseguito nessuno degli scopi che la Corte stessa potrebbe accettare come legittimi. Per queste ragioni la Grande Camera ha ritenuto, all’unanimità, l’avvenuta violazione dell’art. 10 (libertà di espressione) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
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