I diritti fondamentali e la guerra

Fatte alcune preliminari precisazioni sui concetti evocati dai termini che danno il titolo allo scritto, quest’ultimo si sofferma sul primo dei diritti fondamentali, quello alla “non guerra”, bisognoso di farsi valere all’occorrenza tramite l’esercizio del diritto-dovere di resistenza collettiva.

Si tratta quindi della spinosa questione degli aiuti militari al Paese aggredito e si rileva la necessità di mettere a fuoco il concetto di guerra difensiva ricorrendo a consuetudini culturali di riconoscimento cui danno voce deliberazioni adottate dall’ONU.

Si considera quindi l’incidenza esercitata dalla guerra in Ucraina a carico dei diritti sociali i cui costi richiedono di essere sopportati tanto dalla generazione presente quanto da quelle future, dopo che però si sarà fatto luogo ad un complessivo rifacimento della struttura sociale all’insegna di una equa redistribuzione della ricchezza, al fine di dare sollievo alle persone maggiormente vulnerabili ed esposte.

Infine, si sollecita a fermare l’attenzione sui doveri di solidarietà, politica e sociale, del cui esercizio dovrà aversi riscontro anche a guerra finita, ponendo mano ad una poderosa opera di ricostruzione dei territori devastati dalla guerra.