La Corte Edu si pronuncia sul caso riguardante una cantante pop in Polonia, condannata per blasfemia dai giudici nazionali per i commenti fatti sulla Bibbia durante un’intervista. I Giudici di Strasburgo hanno ritenuto che le dichiarazioni della ricorrente fossero state rese in risposta a domande sulla sua vita privata, in un linguaggio frivolo e colorito rivolto al suo giovane
pubblico, senza che potesse configurarsi incitamento all’odio, alla violenza o intolleranza religiosa. Pertanto, secondo la Corte i tribunali nazionali non avevano fornito ragioni sufficienti per giustificare l’interferenza con la libertà di espressione della ricorrente.