La Corte EDU si è pronunciata sulla libertà di espressione. Il ricorrente, un parlamentare turco, ha affermato che la revoca della sua immunità parlamentare, che ha portato alla sua accusa a causa di un discorso tenuto in pubblico, ha costituito un’interferenza con il suo diritto. Per la Corte la combinazione di misure, tra cui l’abolizione dell’immunità parlamentare del ricorrente, operata dalla revisione costituzionale del 2016 ha comportato l’interferenza del diritto alla libertà di espressione sancito dall’art. 10 Conv. Alla luce della giurisprudenza la Corte ha ritenuto che la revoca dell’immunità parlamentare richiesta tramite la modifica costituzionale in questione è di per sé un’interferenza con l’esercizio del richiedente. La Corte ha ritenuto dunque violato l’art. 10 Conv.
Post correlati
Secondo la Cassazione la sanzione dell’improcedibilità garantisce il giusto processo e la sua ragionevole durata(Cassazione Civile, sent. 11 luglio 2024, n. 19093)
24 Luglio 2024
La Corte di Giustizia si pronuncia sul principio di indipendenza dei giudici secondo il quale il collegio giudicante investito di un procedimento deve decidere da solo sulla sua conclusione (CGUE, Grande Sezione, 11 luglio 2024, C‑554/21, C‑622/21 e C‑727/21)
24 Luglio 2024
Il Consiglio di Stato si pronuncia sulla ponderazione di interessi rinvenienti nella valutazione della rimozione di animali pericolosi (Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza 9 luglio 2024, n. 6049)
24 Luglio 2024
Il Consiglio di Stato si pronuncia sull’applicazione temporanea del giudice tributario con funzioni direttive, affetto da grave patologia, presso altra corte di giustizia tributaria più vicina alla residenza o dimora abituale (Consiglio di Stato, sez. VII, 4 luglio 2024, n. 5944)
24 Luglio 2024
Operatori del settore postale ed obbligo contributivo al finanziamento dei costi operativi dell’autorità di regolazione (Consiglio di Stato, sez. VI, sent. 09 luglio 2024, n. 6073)
24 Luglio 2024