La Corte EDU si è pronunciata sulla libertà di espressione. Il ricorrente, un parlamentare turco, ha affermato che la revoca della sua immunità parlamentare, che ha portato alla sua accusa a causa di un discorso tenuto in pubblico, ha costituito un’interferenza con il suo diritto. Per la Corte la combinazione di misure, tra cui l’abolizione dell’immunità parlamentare del ricorrente, operata dalla revisione costituzionale del 2016 ha comportato l’interferenza del diritto alla libertà di espressione sancito dall’art. 10 Conv. Alla luce della giurisprudenza la Corte ha ritenuto che la revoca dell’immunità parlamentare richiesta tramite la modifica costituzionale in questione è di per sé un’interferenza con l’esercizio del richiedente. La Corte ha ritenuto dunque violato l’art. 10 Conv.
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