Democrazia e Costituzione: attualità, disfunzioni, prospettive

Il contributo prende le mosse da una questione teorica preliminare sui fondamenti del costituzionalismo democratico-sociale del Secondo Dopoguerra per concentrarsi, poi, sulle sfide cui la democrazia pluralista si trova innanzi nell’esperienza contemporanea. Si proverà, dapprima, a decodificare la “forma di Stato” attraverso l’individuazione di due “poli”, senza i quali essa non è pensabile: la democrazia rappresentativa e il riconoscimento dei diritti fondamentali. Si aprirà, poi, uno spazio di discussione critica intorno ai fondamentali fattori di tensione per la tenuta della democrazia pluralista (globalizzazione, declino dello Stato sociale, post-democrazia). Entro tale quadro – che innesca reazioni populiste non prive di possibili torsioni autoritarie così come di perigliose illusioni (come la c.d. democrazia digitale) –, si argomenterà intorno alla necessità di una riscoperta dell’essenza propria del costituzionalismo democratico-sociale, “ripartendo” anche da un’ineludibile ri-valorizzazione della rappresentanza democratica, che implica il rilancio del Parlamento, della forma-partito e della centralità della scelta dell’elettore.

The contribution starts from a preliminary theoretical question on the foundations of post-World War II democratic-social constitutionalism to then focus on the challenges that pluralist democracy faces in contemporary experience. We will try, first, to decode the “form of State” by identifying two “poles”, without which it is unthinkable: representative democracy and the recognition of fundamental rights. A space for critical discussion will then open up around the fundamental factors of tension for the stability of pluralist democracy (globalisation, decline of the welfare State, post-democracy). Within this framework – which triggers populist reactions not without possible authoritarian twists as well as dangerous illusions (such as the so-called digital democracy) –, we will argue around the need for a rediscovery of the essence of democratic-social constitutionalism, “starting again” also by an unavoidable re-evaluation of democratic representation, which implies the relaunch of Parliament, of the party-form and of the centrality of the voter’s choice.