Dignità, lavoro, responsabilità

Il contributo prende le mosse da alcune evidenti assonanze tra l’enciclica Pacem in terris, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e la
Costituzione italiana per riflettere sul rapporto tra diritto al lavoro, dignità della persona e responsabilità individuale. Si interroga, in particolare, sul possibile ambito di applicazione dell’art. 36 Cost., e sulla relazione tra dignità del lavoratore e misure pubbliche di sostegno volte a garantire il diritto all’esistenza libera e dignitosa anche al non-lavoratore (reddito di cittadinanza e assegno di inclusione). Infine, traccia alcune considerazioni sulla disciplina tributaria dei redditi minimi del lavoratore (no tax area), evidenziando l’importanza di valutare complessivamente l’effetto coordinato delle varie forme di tutela positiva dei redditi minimi.

The paper starts from some clear assonances between the encyclical Pacem in terris, the Universal Declaration of Human Rights, the Charter of Fundamental Rights of the European Union and the Italian Constitution in order to investigate the relationship between the right to work, the personal dignity and the individual responsibility. It questions, specifically, the application of Article 36 of the Italian Constitution, and the relationship between the worker’s dignity and public support measures aimed at guaranteeing the right of a free and dignified existence also to the non-worker (“reddito di cittadinanza” and “assegno di inclusione”). Finally, it outlines some considerations on the tax law of the worker’s minimum income (no tax area), highlighting the importance of comprehensively assessing the coordinated effect of various forms of positive minimum income protection.