Le città nel processo di integrazione europea

Il presente saggio si interroga sul ruolo che le città stanno acquisendo nello scenario giuridico europeo. Ad una breve ricostruzione storico-concettuale incentrata sui nessi fondamentali tra innovazioni tecnologiche, processi capitalistici e modi dell’esistenza spaziale dell’uomo, segue un approfondimento delle forme politico-giuridiche entro le quali la dimensione cittadina si è di volta in volta collocata, fino ad approdare all’attuale scenario connotato dalla crisi della forma-Stato e dal progressivo configurarsi di un ordine policentrico e post-statuale. La seconda parte dello scritto è dedicata all’analisi della dimensione urbana delle politiche dell’Unione europea e alle opportunità che queste ultime stanno creando ai fini di una valorizzazione degli spazi di autonomia delle città. Tesi centrale dello scritto è che solo un ripensamento del quadro teorico entro il quale si è soliti concettualizzare il processo di integrazione europea potrà consentire di diradare la nebbia concettuale che attualmente avvolge il diritto delle città e il diritto alla città.   

The essay focuses on the crucial role of cities within the European context. Following a brief historical-conceptual description of the fundamental links between technological innovations, processes of capital accumulation and spatial ontology, the inquiry seeks to determine the importance of the urban dimension in a world characterised by the dissolution of the classical sovereign state. Then, it analyses to what extent programs like the Urban Agenda for the European Union are able to address the diversity and the complexity of the roles, functions and problems of cities. The central argument of this paper is that a new theoretical perspective on the nature of the European constitutional order is necessary in order to reconceptualise the right of the city and the right to the city.