In assenza di adeguate sedi strutturali e procedimentali di svolgimento del rapporto di leale collaborazione, i rapporti tra livelli territoriali di governo, sin dall’inizio della pandemia da Covid -19, si sono caratterizzati per un iperattivismo delle autonomie territoriali e in particolare delle regioni che hanno debordato ampiamente dai rispettivi ambiti di competenza, determinando gravi disarmonie e contraddizioni nel quadro ordinamentale e mettendo a rischio se non rendendo pressoché impossibile la efficace attuazione di una strategia unitaria volta a contrastare la diffusione del contagio e a consentire un ordinato quanto proficuo svolgimento dei rapporti economico-sociali. Tuttavia, la grave crisi istituzionale determinata dalla pandemia, se affrontata con spirito costruttivo e positivo, può essere una vera occasione di crescita. In particolare, può rappresentare, la molla per un ripensamento e una seria messa a punto della riforma del Titolo V della Costituzione, alla distanza di venti anni esatti dalla sua entrata in vigore.
In the absence of adequate structural and procedural rooms to structure a fair collaboration, the iper-activism of territorial autonomies, especially by the regions are featuring the relationships between territorial levels of government, since the beginning of the COVID-19 pandemic. Regional bodies have dramatically overflowed from their fields of competences, determining serious disharmonies and inconsistencies in the legal framework and putting at risk if not making it almost impossible to effectively implement a unitary strategy aimed to contrast the spread of contagion and to allow an ordered and effective development of socio-economic relations. Nevertheless, the serious institutional crisis determined by the pandemic, if constructively and positively addressed, could represent a real opportunity for growth. In particular, it could represent the driving factor to re-think and complete the reform of Title V of the Constitutional Law, exactly twenty years from its launch.