La parità tra uomini e donne nell’accesso alle cariche elettive degli Ordini professionali: uscire dalla gabbia degli stereotipi di genere

L’eguaglianza tra uomini e donne costituisce un principio fondamentale della Costituzione repubblicana, che trova una sua configurazione nel valore tutelato dall’art. 51 della legge fondamentale italiana con riferimento alle pari opportunità di accesso alle cariche elettive. Non è un caso che tale aspetto sia al centro del dibattito politico ed istituzionale contemporaneo, dal momento che appare anche allo sguardo del giurista – che adotti un approccio di realismo giuridico – come sussistano ad oggi delle discriminazioni tra i due sessi. Il genere femminile, infatti, si vede spesso preferire le controparti maschili negli incarichi pubblici, ivi compresi i consiglieri degli ordini professionali. Ciò è risultato con ancora maggiore evidenza dall’esito della pronuncia del T.A.R. Lazio dello scorso aprile, che si è occupato di questo tema con riferimento ai dottori commercialisti. Lo scopo della presente trattazione è quello di dimostrare l’opportunità – e la necessità – dell’introduzione di azioni positive allo scopo di garantire, anche in tale settore, l’uguaglianza di genere, liberando, così, il sesso femminile dagli stereotipi entro cui si ritrova astretto.

Equality between men and women is a fundamental value shaped in Italian Constitution, which finds one of his most important expression in article 51 of the Constitution itself, with reference to equal opportunity in gaining public positions. This is the reason why this is a common issue in our contemporary society, as legal experts – valuing an approach focused on reality – can testify. Nowadays, women face discrimination in the access to public offices, even in the councils of professional orders. This problem is even more significant if we grab our attention to the recent judgement in the administrative field, regarding the rules for the election of the components of the councils of the Ordine dei commercialisti. The purpose of this article is to demonstrate the opportunity – and necessity – of positive actions in order to guarantee equality and in order to free women from gender stereotypes.