La Corte di Strasburgo ha ritenuto violato l’articolo 6 (diritto al giusto processo) della CEDU ritenendo che le autorità giudiziarie ungheresi avevano giudicato il caso solo esaminando le memorie di controparte, violando palesemente il principio del contraddittorio. Ciò era accaduto a causa di un errore procedurale relativo al termine per la presentazione delle memorie, privando così il ricorrente del suo diritto di rispondere alle memorie del suo avversario. Ad avviso della Corte, ciò appare inconciliabile con il concetto di un processo equo, che significa anche “l’opportunità per le parti di un processo di … commentare … le osservazioni presentate … al fine di influenzare la decisione della corte”.
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