Per la Corte di Strasburgo è legittimo il divieto di velo integrale nei luoghi pubblici imposto dalla legge belga poiché la restrizione risponde ad una garanzia di coesione sociale, di “protezione dei diritti e delle libertà altrui” necessaria “in una società democratica”. Considerata l’entità del margine di apprezzamento riconosciuto allo Stato convenuto nella fattispecie, i giudici di Strasburgo hanno dichiarato che il divieto di indossare il niqab in luoghi pubblici risulta essere proporzionato allo scopo perseguito, vale a dire il mantenimento delle condizioni di “vivere insieme”. (lo stesso principio è affermato da CEDU, sez. II, sent. 11 luglio 2017, ric. n. 37798-13).
Post correlati
Dichiarata illegittima l’automatica applicazione della misura cautelare personale più afflittiva nei casi di non fattibilità tecnica delle particolari modalità di controllo di cui all’art. 275-bis cod. proc. pen.(Cass. Pen., sez. V, 29 gennaio 2025 – 28 febbraio 2025, n. 8379 )
12 Marzo 2025
La Corte di Cassazione si pronuncia sulle verifiche demandate all’Autorità giudiziaria dello Stato di esecuzione nei casi di mandato di arresto emessi dal Regno Unito (Cass. Pen., sez. VI, 28 febbraio 2025 – 3 marzo 2025, n. 8851)
12 Marzo 2025
Secondo la Cassazione le ferie annuali retribuite costituiscono un diritto fondamentale ed irrinunciabile del lavoratore (Cassazione Civile, sent. 2 marzo 2025, n. 5496)
12 Marzo 2025
Le Sezioni Unite della Cassazione riconoscono il risarcimento dei danni non patrimoniali per il mancato sbarco (Cassazione Civile, ord. 6 marzo 2025, n. 5992)
12 Marzo 2025
In tema di configurabilità di un “diritto quesito” alla volumetria aggiuntiva oggetto di condono in caso di approvazione del PUG (Consiglio di Stato, sez. IV, sent. 12 febbraio 2025, n. 1158)
12 Marzo 2025