Non rileva il nomen iuris della fattispecie invocata ma solo la prospettazione di una situazione che possa configurare il rifugio politico o la protezione sussidiaria (Cass. Civ., sez. III, sent. 22 dicembre 2020 – 16 febbraio 2021, n. 3897)

Ciò che rileva non è l’indicazione precisa del nomen iuris della fattispecie di protezione internazionale che s’invoca, ma esclusivamente la prospettazione di una situazione che possa configurare il rifugio politico o la protezione sussidiaria, anche in presenza di una espressa limitazione della domanda di protezione internazionale ad alcune soltanto delle sue possibili forme; invero tale limitazione non può assumere il significato di una rinuncia tacita a quella non richiesta, sempre che i fatti esposti con
l’atto introduttivo del giudizio siano rilevanti e pertinenti rispetto alla fattispecie non espressamente invocata.

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