La Corte di Cassazione si pronuncia in tema di divorzio: per la determinazione dell’assegno si valuta anche la costituzione di un nuovo nucleo familiare (Cassazione Civile, sent. 17 giugno 2024, n. 16703)

Il diritto all’assegno divorzile non può riconoscersi solo sulla durata del matrimonio e l’accudimento esclusivo o prevalente della prole da parte dell’ex moglie; si deve altresì tenere in considerazione l’eventuale costituzione di un nuovo nucleo familiare ai fini della determinazione dell’importo dell’assegno divorzile dovuto all’ex coniuge.

Secondo la Cassazione un “ambiente lavorativo stressogeno” viola il diritto fondamentale della persona del lavoratore (Cassazione Civile, sent. 7 giugno 2024, n. 15957)

Un “ambiente lavorativo stressogeno” è configurabile come fatto ingiusto, suscettibile di condurre anche al riesame di tutte le altre condotte datoriali allegate come vessatorie, ancorché apparentemente lecite o solo episodiche, in quanto la tutela del diritto fondamentale della persona del lavoratore trova fonte direttamente nella lettura, costituzionalmente orientata, dell’art. 2087 cod. civ.

Secondo la Cassazione la questione della risarcibilità o meno della lesione di un diritto fondamentale non può essere sindacata sotto il profilo dell’omesso esame (Cassazione Civile, sent. 7 giugno 2024, n. 16002)

La questione della risarcibilità o meno della lesione di un diritto fondamentale a prescindere dalla prova delle conseguenze dannose di tale lesione non può essere sindacata sotto il profilo dell’omesso esame di un fatto controverso e decisivo per il giudizio che invece deve riguardare un preciso accadimento o ad una precisa circostanza in senso storico-naturalistico.

La Cassazione sui presupposti della nomina di un amministratore di sostegno estraneo al nucleo familiare (Cass. Civ., Sez. I, ord. 16 maggio 2024, n. 13612)

In tema di nomina dell’amministratore di sostegno, qualora sia accertato che sussiste un conflittoendo-familiare che, in quanto fonte di stress e di disagi, non garantisca un’adeguata rete protettivaper il beneficiario, diretta a preservarne gli interessi personali e patrimoniali, trova fondamento lanomina, quale amministratore, di un estraneo al nucleo familiare il cui compito primario consisterànella ricostituzione […]

L’adozione “mite” presuppone l’insussistenza dello stato di abbandono del minore (Cass. Civ., Sez. I, ord. 13 maggio 2024, n. 12977)

Il giudizio di accertamento dello stato di adottabilità di un minore, ai sensi degli artt. 8 e ss. l. n. 184del 1983, e il giudizio volto a disporre un’adozione “mite”, ex art. 44, lett. d), della medesima legge,costituiscono due procedimenti autonomi, di natura differente e non sovrapponibili fra loro. Ciò nontoglie che, nel procedimento volto […]

La stabile convivenza more uxorio non è esclusa se i conviventi hanno residenze distinte (Cass. Civ., Sez. I, ord. 14 maggio 2024, n. 13175)

In materia di revoca dell’assegno divorzile disposta per l’instaurazione da parte dell’ex coniugebeneficiario di una convivenza more uxorio con un terzo, il giudice deve procedere al relativoaccertamento tenendo conto, quale elemento indiziario, della eventuale coabitazione di essi, in ognicaso valutando non atomisticamente ma nel loro complesso l’insieme dei fatti secondari noti,acquisiti al giudizio nei modi […]

Il diritto di sciopero nell’ambito dei servizi pubblici essenziali deve esercitarsi nel rispetto dei diritti della persona (Cass. Civ., Sez. Lav., sent. 15 maggio 2024, n. 13537)

Nell’ambito dei servizi pubblici essenziali, in ipotesi di sciopero proclamato dalle organizzazionisindacali dei lavoratori dipendenti o cui esse abbiano aderito, l’art. 4, comma 2, della legge n. 146 del1990 deve essere interpretato nel senso che è comportamento sanzionabile anche quello omissivotenuto da detti soggetti, in violazione del dovere di vigilare e dissociarsi pubblicamente ed in […]

L’addebito della separazione richiede la sussistenza del nesso causale tra la violazione degli obblighi coniugali e l’intollerabilità della convivenza (Cass. Civ., Sez. I, ord. 29 aprile 2024, n. 11394)

Il giudice deve spiegare il nesso causale tra la condotta violativa degli obblighi coniugali el’intollerabilità della convivenza esplicitando in modo logico e comprensibile le ragioni delladecisione sulla domanda di addebito della separazione.Le prove testimoniale rese dagli investigatori privati e la vicinanza temporale tra gli episodi diinfedeltà coniugale e la presentazione del ricorso per separazione dimostra […]