Il delicato equilibrio tra il rispetto della libertà di comunicazione e le esigenze di prevenzione nella sent. n. 2 del 2023 della Corte costituzionale

Il contributo ha lo scopo di analizzare il rapporto tra la libertà di comunicazione e le esigenze di prevenzione alla luce del mutato contesto tecnologico. Se da un lato, infatti, il progredire della tecnologia ha ampliato le modalità attraverso le quali poter esprimere opinioni e condividere informazioni, d’altra parte la c.d. convergenza, ossia “l’unione di più strumenti del comunicare”, ha messo in crisi l’impianto delle garanzie costituzionali relative alla libertà di comunicazione e di espressione, favorendo la nascita di nuove minacce per i diritti fondamentali e rendendo più agevole, anche per le autorità, controllare e limitare il diritto in esame. L’innovazione tecnologica produce, quindi, nuove richieste di tutela dei diritti fondamentali. In tale prospettiva, si conferma l’importanza delle garanzie costituzionali della libertà di comunicazione e, in particolare, della riserva di giurisdizione. Significativa, in tal senso, è la sentenza della Corte costituzionale n. 2 del 2023, che ha dichiarato illegittimo, per violazione dell’art. 15 Cost., la norma del Codice antimafia nella parte in cui includeva i telefoni cellulari tra gli «apparati di comunicazione radiotrasmittente» dei quali il questore poteva vietare, in tutto o in parte, il possesso o l’utilizzo.

This work aims to analyze the relation between freedom of communication and need for prevention in light of the changed technological context. If on the one hand, the progress of technology has widened the ways to express opinions and share information, on the other, the so-called convergence, i.e. “the union of several communication tools”, has undermined the system of constitutional guarantees relating to the freedom of communication and expression, favoring the rise of new threats to fundamental rights and making it easier, also for the authorities, to control and limit the abovementioned right. The technological innovation therefore produces new requests for the protection of fundamental rights. In this perspective, the importance of the constitutional guarantees of freedom of communication and, in particular, of the reservation of jurisdiction is confirmed. Significant, in this sense, is the decision of the Constitutional Court n. 2 of 2023, which declared illegitimate, for violation of art. 15 of the Constitution, the provision of the Anti-Mafia Code in the part in which it included mobile telephones among the “radio-transmitting communication devices” of which the quaestor could prohibit, totally or in part, the possession or use.

Palma Pujia Autore