Le Sezioni Unite hanno statuito che nel caso in cui l’imputato, nei confronti del quale sia stata
emessa ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, divenuta inefficace per il
proscioglimento pronunciato all’esito del giudizio di primo grado, venga successivamente
sottoposto, ai sensi dell’art. 300, comma 5, cod. proc. pen., a nuova applicazione della custodia in
carcere, il rimedio che egli può esperire per impugnare la relativa ordinanza è quello dell’istanza di
riesame ex art. 309 cod. proc. pen.