Muovendo dalla osservazione delle più salienti vicende della forma di governo e della incidenza da esse esercitata nei riguardi dei diritti fondamentali, lo scritto s’interroga sulla effettiva forza normativa di cui la Costituzione dispone a fronte di alcune marcate torsioni del figurino in questa disegnato, di cui si è avuto (e si ha) diffuso riscontro. Di queste, la più grave e vistosa è data dalla tendenziale confusione dei ruoli tra gli operatori istituzionali: di quelli degli organi della direzione politica inter se, come pure di quelli intercorrenti tra questi ultimi e gli organi di garanzia. È alla luce degli esiti consegnati dall’analisi fatta delle più marcate tendenze dell’esperienza che ci si interroga quindi sulla opportunità della modifica della forma di governo, riconsiderata dal punto di vista della teoria della Costituzione, in ispecie in vista dell’ottimale appagamento dei diritti fondamentali.
Starting from the observation of the most salient events in the form of government and the incidence they exert on fundamental rights, the paper questions the actual normative force the Constitution has in the face of some marked torsions of the figure in this design, of which there has been (and there is) widespread evidence. Of these, the most serious and conspicuous is given by the tendency to confuse the roles among institutional actors: of those of the organs of inter se political direction, as well as of those intercurrent between the latter and the organs of guarantee. It is in the light of the outcomes delivered by the analysis made of the most pronounced trends of experience that we therefore question the appropriateness of the modification of the form of government, reconsidered from the point of view of the theory of the Constitution, especially with a view to the optimal fulfillment of fundamental rights.