Questo articolo affronta il problema dei migranti sprovvisti di documenti identificativi e dei problemi che tale fenomeno può causare nella gestione dei flussi migratori. Favorisce infatti il fenomeno dell’immigrazione illegale e del traffico di esseri umani. Impedisce l’accesso ai servizi di base e ostacola l’effettiva integrazione nel contesto socio-economico per le persone sprovviste di documenti personali. Al fine di risolvere tale problema, gli Stati e le Organizzazioni Internazionali stanno ricorrendo sempre più a registri blockchain per gestire le procedure identificative di migranti, rifugiati e richiedenti asilo. L’implementazione di tali tecnologie può avere però importanti effetti sulla formulazione e lo sviluppo socio-culturale dell’identità personale. Questo articolo considera quindi i possibili motivi di contrasto tra il funzionamento della tecnologia blockchain e il quadro di tutele dei diritti fondamentali per poi proporre possibili soluzioni alle problematiche evidenziate.
This paper addresses issues of personal identity in the context of migration. More specifically, it explains how the lack of identification documents is a problem in managing migration flows. It fosters the phenomenon of illegal immigration and human trafficking. It prevents access to basic services and hinders effective integration into the socio-economic context. Thus, this paper explains how States and International Organizations are deploying blockchain technologies to manage identity-related data in the migration field. It considers how blockchain shapes the evolution of the identity concept and focuses on the possible contrasts with the fundamental rights framework. It finally formulates policy recommendations to solve these questions and allow a fair and compliant deployment of blockchain technologies for identification procedures in the migration context.