Offesa attuale tra legittima difesa e provocazione (Cass. pen., Sez. I, 30 settembre – 23 dicembre 2020, n. 37427)

L’attenuante della provocazione e l’esimente della legittima difesa, pur avendo entrambe quale antecedente logico l’offesa ingiusta altrui, differiscono in quanto, solo ai fini della sussistenza della seconda, e non della prima, è necessario che l’offesa sia in atto; pertanto è legittimo il riconoscimento della provocazione anche quando, esauritasi l’offesa nel tempo, permanga nell’autore lo stato d’ira dalla medesima determinato.
Rispetto all’attenuante in parola, deve, quindi, distinguersi tra provocazione esauritasi rispetto alla quale non vi può essere legittima difesa per mancanza dell’attualità del pericolo, ma può essere apprezzata l’eventuale permanenza dello stato d’ira nel soggetto agente ai fini dell’attenuante, e provocazione in atto, rispetto alla quale è configurabile la legittima difesa se la reazione è proporzionata all’offesa.

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