Caso Charlie Gard: la Corte di Strasburgo dichiara il ricorso proposto dai genitori inammissibile (CEDU, sez. I, sent. 28 giugno 2017, ric. n. 39793/17)

I Giudici di Strasburgo hanno dichiarato inammissibile il ricorso proposto dai genitori di Charlie Gard poiché non spetta alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo sostituirsi alle competenti autorità nazionali, tenuto conto del considerevole margine di apprezzamento che gli Stati hanno nella sfera dell’accesso alle cure sperimentali per malati terminali e nei casi che sollevano delicate […]

La Corte di Strasburgo condanna l’Italia per violazione dell’art. 8 della Convenzione: se non sussistono condizioni eccezionali non si può allontanare un minore dai genitori biologici per darlo in affidamento in vista di adozione (CEDU, sez. I, sent. 22 giugno 2017, ric. n. 37931-15)

La circostanza che un minore possa essere introdotto in un ambiente più favorevole alla sua crescita rispetto alla famiglia di origine, non ne giustifica la sottrazione ai genitori biologici per l’affidamento in vista di un’adozione. Compito dei servizi sociali è quello di aiutare le persone che versino in condizioni precarie innanzitutto informandole sui sussidi disponibili, sulle opportunità […]

G8 di Genova: le leggi italiane inadeguate a punire gli atti di tortura commessi dalle forze dell’ordine. (CEDU, sez. I, sent. 22 giugno 2017, ric. n. 12131-13 e 43390-13)

La Corte di Strasburgo all’unanimità ha condannato ancora una volta l’Italia per la violazione dell’art. 3 della Convenzione in ordine agli atti di tortura compiuti dalle forze dell’ ordine nella notte tra il 20 e 21 luglio 2001 nella scuola Diaz constatando l’uso eccessivo di forza indiscriminata e manifestamente sproporzionata. Pertanto, la Corte ha condannato […]

La Corte di Strasburgo decide sulla quantificazione dell’indennizzo nel caso delle cd. “pensioni svizzere” (CEDU, sez. I, sent. 1 giugno 2017, ricc. nn. 21838/10, 21849/10, 21852/10, 21855/10, 21860/10, 21863/10, 21869/10, 21870/10)

All’esito di una precedente condanna per l’Italia, sia per violazione dell’articolo 6 della Convenzione europea che assicura il diritto all’equo processo, sia dell’articolo 1 del Protocollo n. 1 sul diritto di proprietà, in relazione alla vicenda delle c.d. “pensioni svizzere”, la Corte di Strasburgo ha deciso sulla quantificazione del danno subito dai ricorrenti. Nella specie i giudici […]

La Corte EDU applica per la prima volta i criteri guida forniti dalla Grande Camera in materia di ne bis in idem (CEDU, Sez. I, Sent. 18 maggio 2017, ric. n. 22007/11)

L’avvio di due procedimenti, penale e tributario, paralleli e complementari non comporta automaticamente la violazione dell’art. 4 del Protocollo 7 della Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo, che sancisce il divieto di bis in idem per procedimenti basati “sugli stessi fatti o su fatti sostanzialmente identici”. Spetta al singolo Stato l’onere di dimostrare che tali procedimenti sono strettamente connessi sotto il profilo […]

Diritto di visita: lo Stato ha il dovere di intervenire laddove il diritto risulta ostacolato (CEDU, sez. I, sent. 4 maggio 2017, ric. n. 66396-14)

La Corte di Strasburgo ha dichiarata la violazione dell’articolo 8 della Convenzione da parte dello Stato italiano nella parte in cui le autorità nazionali non hanno adottato tutte le misure necessarie e ragionevoli per facilitare l’incontro tra il padre e suo figlio, ostacolato dalla madre, al fine di garantire al ricorrente il mantenimento una relazione […]

Il ritardo nell’esecuzione di una sentenza emessa nell’ambito della procedura Pinto integra una violazione dell’articolo 6 della Convenzione (CEDU, sez. I, sent. 27 aprile 2017, ric. n. 32143/10)

Il ritardo impiegato dalle autorità nazionali per conformarsi alla sentenza emessa nell’ambito della procedura Pinto, con la conseguente necessità di avviare una procedura esecutiva integra una violazione della Convenzione. Nel caso di specie, la Corte di Strasburgo ha constatato che la somma riconosciuta è stata versata più di sei mesi dopo il deposito della decisione […]

Privacy in ambito professionale: diritto alla riservatezza nel rapporto tra difensore e assistito (CEDU, sez. V, sent. 27 aprile 2017, ric. n. 73607-13)

La Corte di Strasburgo ha ritenuto violato l’art. 8 della Convenzione EDU in tema di tutela della riservatezza professionale e vita privata, poiché le autorità tedesche avevano disposto l’accesso al conto bancario professionale di un avvocato penalista nel corso di un’indagine svolta rendendo disponibili informazioni sul conto e sui clienti del legale. La Corte ha […]

Violenza domestica: condannata l’Italia per l’inerzia delle autorità (CEDU, Sez. I, 2 marzo 2017, ric. n. 41237/14)

La Corte EDU ha condannato l’Italia per la violazione degli articoli 2, 3 e 14 della Convenzione, in quanto le autorità italiane non agendo tempestivamente mediante l’adozione di adeguate misure di protezione della ricorrente, vittima di violenza domestica, hanno determinato una situazione di impunità, che ha favorito la reiterazione delle condotte violente del marito determinando […]

Per la Corte di Strasburgo la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza viola la Convenzione EDU (CEDU, Grande Camera, sent. 23 febbraio 2017, ric. n. 43395/09)

La Grande Camera della Corte di Strasburgo ha riscontrato una violazione della libertà di circolazione a causa della mancanza di prevedibilità della legge ed una violazione dell’articolo 6 della Convenzione a causa della mancanza di un’udienza pubblica presso il Tribunale e la Corte d’Appello, escludendo le violazioni sia dell’articolo 6, par. 1  (diritto ad un […]