La Corte di Strasburgo all’unanimità ha condannato ancora una volta l’Italia per la violazione dell’art. 3 della Convenzione in ordine agli atti di tortura compiuti dalle forze dell’ ordine nella notte tra il 20 e 21 luglio 2001 nella scuola Diaz constatando l’uso eccessivo di forza indiscriminata e manifestamente sproporzionata. Pertanto, la Corte ha condannato lo Stato italiano per non aver punito in modo proporzionato i responsabili per le lesioni fisiche inferte sui manifestanti, ritenendo le leggi italiane inadeguate a punire e quindi a prevenire gli atti di tortura
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