Le recenti aperture giurisprudenziali nel segno della polifunzionalità della responsabilità civile hanno condotto a rivalutare le potenzialità applicative dell’istituto aquiliano, cardine del sistema, nell’ottica dell’apprestamento di una tutela risarcitoria effettiva, differenziata, equa. L’esame si è in particolare focalizzato sulla naturale vocazione punitivo-deterrente del risarcimento del danno non patrimoniale, analizzato alla luce della più significativa giurisprudenza di legittimità.
Costituiscono punti fermi della presente riflessione: l’opportunità della transizione ad una «ermeneutica della fattualità» strumentale a una tutela «promozionale» dei diritti della persona costituzionalmente garantiti; la valorizzazione del criterio equitativo; la necessità della personalizzazione del giudizio quantificatorio; nonché l’opportunità di evitare il ricorso a parametri prefissati, pur nel rispetto dell’esigenza di scongiurare ogni sconfinamento nell’arbitrio dei poteri del giudice.
The recent jurisprudential openings in the sign of the multi-functionality of civil liability have led to a re-evaluation of the applicative potential of the aquilian institution, the cornerstone of the system, with a view to providing effective, differentiated and fair compensation protection. The examination focused in particular on the natural punitive-deterrent vocation of compensation for non-asset damage, analysed in the light of the most significant case law of legitimacy.
The following are firm points for this reflection: the opportunity for a transition to a «hermeneutics of facts» instrumental to a «promotional» protection of constitutionally guaranteed personal rights; the valorisation of the equitable criterion; the need for personalisation of the quantification judgement; as well as the opportunity to avoid recourse to pre-established parameters, while respecting the need to avoid any encroachment on the arbitrary powers of the judge.