Il Prof. Vincenzo Baldini ricorda e onora la memoria del Prof. Erhard Denninger

E’ morto il Prof. Erhard Denninger.

Lo chiamo semplicemente Erhard, in questa brevissima nota, non per presunzione ma perché io amo ricordare in questo momento soprattutto l’Amico che ho perso: lo Studioso chiarissimo della scienza giuridica e il Maestro premuroso verso gli Allievi sono condizioni fin troppo note perché io abbia a ricordarle.

Ho sperato di poterlo rivedere finalmente quest’anno, dopo qualche tempo di triste lontananza dovuta ovviamente alle conseguenze organizzative e logistiche della pandemia, ho goduto fino all’ultimo del beneficio delle sue parole, per quanto il discorso telefonico tra noi era diventato nel tempo sempre più complicato per via delle difficoltà di udito che cominciavano ad affliggerlo.

Ho vissuto sempre il calore della sua famiglia, della moglie Linda sempre al suo fianco con amore ed orgoglio, delle figlie Daniela e Fabia con cui spesso ci siamo intrattenuti (io e la mia famiglia) in numerosi conviviali nella sua bella villetta di Königstein, nei dintorni di Francoforte. Io e la mia famiglia eravamo una regolare presenza affettiva per Erhard e Linda, hanno visto crescere i nostri ragazzi e sono stati loro vicini da sempre, con regali, lettere e la presenza frequente quando eravamo in Germania.

Comprendo che per Linda, Daniela e Fabia questi siano momenti di grande buio e vorrei essere anche fisicamente con loro …

Ho conosciuto e apprezzato molto i suoi allievi dell’Ateneo di Francoforte, dove Erhard ha a lungo esercitato il suo magistero accademico, in particolare il mio pensiero va tra essi al Prof. Thomas Petri, l’ultimo in ordine di tempo degli studiosi affermati e bravissimi della sua scuola.

Ora avverto un vuoto profondo, pur nutrendomi soprattutto in questo momento dei tantissimi ricordi di momenti indimenticabili trascorsi insieme, a discutere e confrontarci, io con la timidezza e la prudenza naturale con cui un Allievo consapevole si rivolge al Maestro. Al Signore rivolgo la preghiera di accoglierlo nel suo Regno di Pace anche se Erhard non era mai stato un dichiarato cattolico. Il pensiero ed il cuore restano gli scrigni ultimi dove conservare, per ciascuno di noi, le riserve più recondite e coltivo l’idea che nel suo cuore Erhard avesse un pensiero di Fede.

Ciao, Amico mio carissimo, grande Maestro, Uomo perbene !! Già mi manchi moltissimo….

Il Tuo vecchio Amico (come solevo scrivere per mail…)

Enzo.

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