Il tema classico della convalida sembra evidenziare una sorta di paradosso: l’avanzamento in un’area – quella difformità ai valori fondamentali ed inderogabili dell’ordo iuris – dentro la quale è stata tradizionalmente relegata ad un ruolo ritenuto del tutto marginale. In verità, i nuovi spazi di operatività dello strumento rispondono a ragioni diversificate e complesse, tra le quali la prospettiva dell’efficienza del mercato sembra avere assunto un ruolo decisivo. In questa logica, il tema della convalida deve accostarsi al paradigmatico richiamo della nostra Suprema Corte ai valori costituzionali, ed in particolare agli art. 41 e 3 Cost. Dentro questa nuova prospettiva è necessario identificare il fenomeno della convalida nei suoi tratti identificativi, affinché non si disperda dentro una generica e variegata categoria di recupero degli effetti degli atti invalidi.
The classic theme of validation seems to highlight a sort of paradox: the advancement in an area – that discrepancy with the fundamental and mandatory values of the ordo iuris – within which it has traditionally been relegated to a role considered to be entirely marginal. In truth, the new operating spaces of the tool respond to various and complex reasons, among which the prospect of market efficiency seems to have assumed a decisive role. In this logic, the issue of validation must approach the paradigmatic call of our Supreme Court to constitutional values, and in particular to art. 41 and 3 of the Constitution. Within this new perspective it is necessary to identify the phenomenon of validation in its identifying features, so that it does not get lost in a generic and variegated category of recovery of the effects of invalid acts.