Lo scorso 17 aprile si è svolta, dinanzi alla Corte costituzionale, l’udienza di trattazione di una questione di costituzionalità avente ad oggetto le dilazioni attualmente previste a favore della P.A. per la corresponsione del TFR ai propri dipendenti. Traendo spunto da tale giudizio e dal recente dibattito dottrinale sulla sentenza n. 10/2015, l’articolo si sofferma sulla modulazione degli effetti retroattivi delle sentenze di accoglimento, con particolare riguardo per quelle che risultino gravose per l’Erario, e ne esamina l’effettiva praticabilità, anche alla luce della naturale tensione tra Welfare state e vincoli di bilancio.
Last April 17th the Constitutional Court held a public hearing on a question of constitutionality, which covers the current deferrals to P.A. for the payment of the severance pay to its own employees. Drawing inspiration from this judgment and from the recent doctrinal debate on the judgment no. 10/2015, the article focuses on the modulation of the retroactive effects of the judgments accepting constitutional challenges, especially those that are costly for the State. In particular, it examines whether that modulation can be enacted by the Court, also in the light of the natural tension between Welfare and State budgetary constraints.