Lo scritto si concentra su alcune specifiche questioni che emergono dall’ordinanza della Corte costituzionale n. 217 del 2019. In primo luogo, viene valutata l’idoneità della soluzione proposta dalla Corte a conseguire gli obiettivi indicati nell’ordinanza. In secondo luogo, vengono prese in esame le soluzioni alternative – già consolidatesi nella giurisprudenza costituzionale – che si sarebbero potute scegliere ai medesimi fini. Da ultimo, vengono avanzate proposte de jure condendo che consentirebbero al Giudice costituzionale di modulare gli effetti delle proprie decisioni ed evitare il ricorso a tecniche decisorie – quale quella utilizzata nel c.d. “caso Cappato” – che sembrano travalicare i confini dei “poteri di gestione del processo costituzionale”.
The paper focuses on some specific aspects arising from the order of the Constitutional Court No. 217 of 2019. Firstly, the study assesses the suitability of the solution proposed by the Court for achieving the objectives defined in the order. Secondly, the Author considers the alternative solutions – already consolidated in the constitutional case law – which the Constitutional Court could have chosen for reaching the same purposes. Lastly, the paper put forward proposals de jure condendo, in order to allow the Constitutional Judge to modulate the effects of its decisions and to avoid the use of types of decision – such as the one used in the s.c. “Cappato case” – which seem to go beyond the boundaries of “management powers of the constitutional trial”.