Con la recente ordinanza 27 marzo 2018, n. 63, la Corte costituzionale, pur evitando di entrare nel merito della questione per ragioni processuali, richiama come “imprescindibili” i requisiti di personalità, libertà e segretezza del voto di cui all’art. 48, comma 2, Cost., e denuncia le “oggettive criticità” della disciplina sul voto per corrispondenza, disposta dalla legge n. 459/2001 per la circoscrizione Estero. Urge, quindi, un intervento riformatore, che affronti le criticità applicative evidenziatesi in questi quindici anni di sperimentazione del voto degli Italiani all’estero, senza recare pregiudizio al principio che reclama l’effettività di questo voto (art. 48, comma 3, Cost.), conquista irrinunciabile per l’uguaglianza e la democrazia.
With the recent ordinance March 27, 2018, n. 63, the Constitutional Court, while avoiding going into the substance of the issue for procedural reasons, recalls as “essential” the requirements of personality, freedom and secrecy of voting referred to in art. 48, paragraph 2 of the Constitution, and denounces the “objective findings” of the regulation on absentee balloting, laid down by law no. 459/2001 for the foreign constituency. Therefore, it is urgent a reformist intervention, dealing with the application findings shown in these fifteen years testing the vote of italians abroad, without underminig the principle claiming the effectiveness of this vote (Article 48, paragraph 3, Cost.), an undeniable achievement for equality and democracy.