La Suprema corte in tema di sequestro preventivo del patrimonio aziendale. (Cass. Pen., Sez. II, 26 settembre-19 novembre 2019, n. 46871)

Se dopo il sequestro preventivo del patrimonio aziendale occorre avviare la liquidazione giudiziale sulle medesime cose gravate, il giudice può revocare il decreto di sequestro e disporre la restituzione delle cose. Questo in quanto il periculum in mora deve sempre presentare i requisiti della concretezza ed attualità e richiede che venga dimostrata con ragionevole certezza […]

Sulla prescrizione della pena pecuniaria: inizio dell’esecuzione e fatto impeditivo (Cass. Pen., sez. I, sent. 13 settembre 2019 – 20 dicembre 2019, n. 51497)

In tema di estinzione della pena pecuniaria per decorso del tempo, rileva, quale fatto impeditivo, il solo momento dell’inizio dell’esecuzione, a partire dal quale le concrete modalità e le scansioni temporali della procedura stessa risultano irrilevanti. In altri termini, l’inizio dell’esecuzione, che realizza la pretesa alla riscossione del credito dello Stato, è sufficiente ad evitare […]

La Cassazione in tema di “patteggiamento in appello”. (Cass. Pen., Sez. VI, 12 settembre-9 ottobre 2019, n. 41461)

In tema di c.d. patteggiamento in appello, la sopravvenuta illegalità della pena concordata dalle parti sulla base di limiti edittali divenuti successivamente illegali (nella specie a seguito di declaratoria di incostituzionalità), inficia tanto la richiesta concordata quanto la connessa rinuncia parziale ai motivi di appello. (In affermazione del principio, la Corte, in conseguenza della sentenza […]

No ai benefici anche se l’aggravante del metodo mafioso non è formalmente contestata. (Cass. Pen., Sez. I, 26 giugno-8 ottobre 2019, n. 41235)

Il no ai benefici penitenziari con la condanna all’ergastolo ostativo, scatta anche quando l’aggravante del metodo mafioso per agevolare il clan non è stata formalmente contestata, ma verificata come sussistente dal Tribunale di sorveglianza, attraverso l’esame del contenuto della sentenza di condanna. Pesa, infatti, la qualificazione sostanziale dei delitti giudicati.