Alle Sezioni Unite la questione dell’ammissibilità della pensione di reversibilità per il partner già convivente e per il figlio della coppia omogenitoriale(Cass. Civ., Sez. Lav., ord. 21 agosto 2024, n. 22992)

La Corte di Cassazione ha rimesso alle Sezioni Unite la questione afferente al diritto alla pensione di
reversibilità a favore del partner unito civilmente già convivente e del figlio della coppia
omogenitoriale il cui status filiationis è stato riconosciuto all’estero, dato che siffatta questione
suscettibile di riproporsi in una pluralità di fattispecie investe l’interpretazione del diritto vigente in
ordine a punti di capitale importanza, che toccano la disciplina intertemporale dettata dalla L. n. 76
del 2016, i corollari delle pronunce rese dalla stessa Corte a sezioni unite sulla tutela dei figli nati da
maternità surrogata e la stessa latitudine della tutela antidiscriminatoria, nelle sue interrelazioni con
l’attuazione della legge. L’oggetto del contendere s’interseca, pertanto, con molteplici interessi
presidiati dalla Carta costituzionale e dalle fonti internazionali e involge un aspetto non ancora
compiutamente scandagliato dalla giurisprudenza della Corte: le implicazioni previdenziali dei
diritti dei singoli, tutelati nel contesto delle formazioni sociali di cui all’art. 2 Cost..

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