Assegno sociale a stranieri extra Ue: la Corte rinvia alla CGUE (Corte costituzionale, ord. 24 gennaio 2024, n. 29)

La Corte costituzionale ha deciso di chiedere alla Corte UE se l’art. 12, paragrafo 1,
lettera e), della direttiva Ue 2011/98, quale espressione concreta della tutela del diritto
di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale, debba essere interpretato nel senso che
nel suo ambito di applicazione rientri anche la provvidenza dell’assegno sociale, per
come disciplinato nel testo di Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e
complementare. In particolare, se il diritto dell’Unione osti ad una normativa nazionale
che non estende agli stranieri titolari del permesso unico la provvidenza sopra citata,
già riconosciuta agli stranieri a condizione che siano titolari di permesso di soggiorno
Ue per soggiornanti di lungo periodo. Ad avviso della Corte costituzionale, è in dubbio
che la sola titolarità di un permesso di soggiorno che consente di lavorare ai sensi della
citata direttiva conferisca al cittadino extra Ue il diritto di accedere anche alle
prestazioni “miste” alle stesse condizioni dei cittadini del Paese membro in cui
soggiorna.

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