La Sezione lavoro della Corte di Cassazione, con ordinanza n. 14667 del 9 maggio 2022, ha sancito che è legittimo il licenziamento disciplinare comminato al lavoratore subordinato per aver aggredito sia verbalmente che fisicamente il datore di lavoro, con oggettivo disvalore aziendale e conseguente impossibilità di proseguire il rapporto di lavoro a fronte della irrimediabile frattura del vincolo fiduciario fra le parti. Nel caso di specie, l’applicazione di sanzioni conservative non risultava adeguata a soddisfare gli opposti interessi, mentre il licenziamento era da ritenere proporzionato alla gravità dei complessivi fatti addebitati.
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