La CEDU su revoca della cittadinanza per reati di matrice terroristica (CEDU, sez. V, sent. 25 giugno 2020, ric. n. 52273/16)

La Corte Edu si pronuncia sul caso di cinque persone, quattro cittadini marocchini ed uno turco, che a seguito di condanna per la partecipazione ad una cospirazione criminale volta al compimento di atti terroristici, avevano subito, nel 2015, un procedimento di revoca della (seconda) nazionalità francese. I Giudici di Strasburgo colgono l’occasione per ribadire che la violenza terroristica rappresenta una grave minaccia per i diritti umani. La decisione delle autorità francesi, pur grave, si giustificava,
soprattutto alla luce degli attentati del 2015 in Francia, per l’esigenza di mostrare maggiore fermezza nei confronti delle persone condannate per terrorismo. Ad ogni modo, atteso che tutti i ricorrenti possedevano un’altra cittadinanza, la decisione di privarli di quella francese non aveva avuto l’effetto di renderli apolidi. Inoltre, la misura de qua non aveva inciso direttamente sulla possibilità dei ricorrenti di permanere in territorio francese, non avendo comportato automaticamente l’obbligo di abbandonare la Francia. Tale provvedimento di revoca, pertanto, non aveva avuto conseguenze sproporzionate per la vita privata dei ricorrenti, restando, così, esclusa l’invocata violazione dell’articolo 8 della Convenzione. Parimenti, è stata ritenuta inapplicabile al caso di specie la disposizione di cui all’art. 4 del Protocollo n. 7 (diritto a non essere processato o punito due volte per lo stesso reato), atteso che la revoca della
nazionalità era stata disposta ai sensi dell’articolo 25 del codice civile e non configurava, quindi, una sanzione penale, in aggiunta alla condanna già scontata in prigione, bensì una sanzione amministrativa, che persegue un diverso obiettivo specifico, ossia sancire la fine del legame con la Francia di un individuo che, dopo aver ottenuto la cittadinanza francese, ha infranto il vincolo di lealtà con tale Paese, commettendo un reato particolarmente grave, quale il terrorismo, che mina il fondamento della democrazia stessa.

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