Rimessa all’Adunanza Plenaria la questione riguardante il divieto di clausole di esclusione c.d. atipiche in relazione al divieto di avvalimento al di fuori delle ipotesi consentite (Consiglio di Stato, sez. V, sent. 17 dicembre 2019 – 17 marzo 2020, n. 1920)

Sono rimessi all’Adunanza Plenaria i seguenti quesiti: a) se rientrino nel divieto di clausole di esclusione c.d. atipiche, di cui all’art. 83, comma 8, ultimo inciso, del d.lgs. n. 50 del 2016, le prescrizioni dei bandi o delle lettere d’invito con le quali la stazione appaltante, limitando o vietando, a pena di esclusione, il ricorso all’avvalimento al di fuori delle ipotesi consentite dall’art. 89 del d.lgs. n. 50 del 2016, precluda, di fatto, la partecipazione alla gara degli operatori economici che siano privi dei corrispondenti requisiti di carattere economico-finanziario o tecnico- professionale; b) in particolare, se possa reputarsi nulla la clausola con la quale, nel caso di appalti di lavori pubblici di importo pari o superiore a 150.000 euro, sia consentito il ricorso all’avvalimento dell’attestazione SOA soltanto da parte di soggetti che posseggono una propria attestazione SOA.

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