Il T.A.R. Lazio sul provvedimento di revoca delle misure di accoglienza concesse al migrante, per violazione delle norme comportamentali interne (T.A.R. Lazio – Roma, sez. I – ter, sent. 21 dicembre 2019, n. 14736)

Deve ritenersi legittimo il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza adottato dalla Prefettura sul presupposto che il soggetto nei confronti del quale è stato emanato abbia posto in essere atti violativi delle norme comportamentali interne. Nel caso di specie devono ritenersi integranti i presupposti di cui all’art. 12, comma 1, lett. e) d.lgs. 140/2005 i comportamenti violenti nei confronti degli operatori e il rovesciamento di cassonetti all’esterno del centro di accoglienza (ai margini della carreggiata stradale). Inoltre, la mancata erogazione di pocket money, la piccola dimensione delle stanze, la mancanza di indumenti per la stagione fredda (ragioni addotte dal ricorrente quali motivi di protesta), non possono ritenersi giustificanti l’uso della violenza sugli operatori il cui compito è quello di fornire i servizi agli ospiti del centro.

Redazione Autore