La Corte di Giustizia si pronuncia sulla parità di trattamento con particolare riferimento al lavoratore migrante con figli a carico scolarizzati nello Stato membro ospitante. (CGUE, Grande Sezione, Sentenza 06 ottobre 2020, C-181/19)

L’articolo 7, paragrafo 2, e l’articolo 10 del regolamento (UE) n. 492/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2011, relativo alla libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione, devono essere interpretati nel senso che essi ostano alla normativa di uno Stato membro in forza della quale il cittadino di un altro Stato membro […]

La Corte di Giustizia si pronuncia in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato con particolare riferimento allo Stato. (CGUE, Sezione Terza, Sentenza 1 ottobre 2020, C-603/19)

L’articolo 2, paragrafo 1, della direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sostituisce la decisione quadro 2001/220/GAI, deve essere interpretato nel senso che tale direttiva non si applica alle persone giuridiche, né allo […]

La Corte di Giustizia si pronuncia sulla parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro e sul divieto di discriminazioni indirette fondate sull’età, sul sesso e sul patrimonio. (CGUE, Sezione Terza, Sentenza 24 settembre 2020, C-223/19)

La direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, e la direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra […]

La Corte di Giustizia si pronuncia di diritti connessi all’assistenza sanitaria transfrontaliera (CGUE, Sezione IV, Sentenza 23 settembre 2020, C-777/18)

Il combinato disposto dell’articolo 20 del regolamento (CE) n. 883/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, e dell’articolo 26 del regolamento (CE) n. 987/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, che stabilisce le modalità di applicazione del regolamento n. […]

La Corte di Giustizia si pronuncia sulle procedure ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale. (CGUE, Sezione Prima, Sentenza 9 settembre 2020, C-651/19)

L’articolo 46 della direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale, letto alla luce dell’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, deve essere interpretato nel senso che non osta a una normativa di uno […]

Una misura restrittiva della libertà adottata nei confronti di una persona oggetto di un primo mandato d’arresto europeo (MAE) sulla base di fatti precedenti e diversi da quelli che hanno giustificato la sua consegna in esecuzione di un secondo MAE non è contraria al diritto dell’Unione se tale persona ha lasciato volontariamente lo Stato membro di emissione del primo MAE (CGUE, Sezione Quarta, Sentenza 24 settembre 2020, C-195/20)

L’articolo 27, paragrafi 2 e 3, della decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri, come modificata dalla decisione quadro 2009/299/GAI del Consiglio, del 26 febbraio 2009, dev’essere interpretato nel senso che la regola della specialità di cui al paragrafo 2 […]

La Corte di Giustizia si pronuncia in tema di diritto al ricongiungimento familiare (CGUE, Sezione III, Sentenza 16 luglio 2020, C-133/19, C-136/19 e C-137/19)

L’articolo 4, paragrafo 1, primo comma, lettera c), della direttiva 2003/86/UE del Consiglio, del 22 settembre 2003, relativa al diritto al ricongiungimento familiare, deve essere interpretato nel senso che la data a cui occorre fare riferimento per determinare se un cittadino di un paese terzo o un apolide non coniugato sia un figlio minorenne, ai […]

Gli Stati membri devono riconoscere un indennizzo a tutte le vittime di reati intenzionali violenti, anche a quelle residenti nel territorio degli Stati stessi (CGUE, Grande Sezione, Sentenza 16 giugno 2020, C-129/19)

Il diritto dell’Unione dev’essere interpretato nel senso che il regime della responsabilità extracontrattuale di uno Stato membro per danno causato dalla violazione di tale diritto è applicabile, per il motivo che tale Stato membro non ha trasposto in tempo utile l’articolo 12, paragrafo 2, della direttiva 2004/80/CE del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa all’indennizzo […]

Le autorità giurisdizionali che devono pronunciarsi sul trattenimento di un cittadino di un Paese terzo in situazione irregolare possono ricevere una domanda di protezione internazionale e devono informare l’interessato delle modalità concrete di inoltro di una siffatta domanda (CGUE, Quarta Sezione, Sentenza 25 giugno 2020, C-36/20 PPU)

L’articolo 6, paragrafo 1, secondo comma, della direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale, deve essere interpretato nel senso che un giudice istruttore chiamato a pronunciarsi sul trattenimento di un cittadino di un paese terzo […]

Un lavoratore ha diritto, per il periodo compreso tra il suo licenziamento illegittimo e la sua reintegrazione nel precedente posto di lavoro, alle ferie annuali retribuite oppure, alla cessazione del suo rapporto di lavoro, a un’indennità sostitutiva di tali ferie non godute (CGUE, Prima Sezione, Sentenza 25 giugno 2020, C-762/18 e C-37/19)

L’articolo 7, paragrafo 1, della direttiva 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro, deve essere interpretato nel senso che esso osta a una giurisprudenza nazionale in forza della quale un lavoratore illegittimamente licenziato e successivamente reintegrato nel suo posto di lavoro, conformemente al diritto […]