La CEDU su riconoscimento del figlio nato fuori dal matrimonio (CEDU, sez. IV, sent. 13 ottobre 2020, ric. n. 32495/15)

La Corte Edu si pronuncia sul caso del Sig. Koychev, padre biologico di un bambino nato fuori dal matrimonio, che era stato riconosciuto da un altro uomo, il nuovo marito della madre. Il ricorrente lamentava il fatto che le azioni volte al riconoscimento della sua paternità erano state respinte per il sol fatto che il bambino era stato già riconosciuto dal nuovo marito della madre, di fatto impedendogli qualunque possibilità di ribaltare tale situazione. Secondo i Giudici di Strasburgo, i tribunali e le autorità nazionali avevano, nelle loro decisioni, certamente addotto alcuni motivi idonei, in astratto, a giustificare il rifiuto di consentire al sig. Koychev di dimostrare la sua paternità biologica: rischio di interrompere l’equilibrio emotivo e familiare del bambino; scarsa diligenza del sig. Koychev (che per ben 7 anni non si era attivato per chiedere il riconoscimento del bambino); necessità di dare priorità ai rapporti legali genitore-figlio corrispondenti alla realtà sociale e familiare. Tuttavia, la Corte ha riscontrato che il processo decisionale attraverso cui quelle decisioni erano state assunte non aveva garantito la necessaria tutela degli interessi del ricorrente, né consentito una dettagliata valutazione dei fatti o ponderazione dei diversi interessi in gioco. In particolare, non erano state prese nella debita considerazione, ad esempio, le affermazioni del sig. Koychev secondo cui lo stesso aveva mantenuto una relazione continuativa con il bambino S., il
quale lo chiamava “papà”; né le autorità amministrative, né la Corte suprema di cassazione avevano ritenuto di esaminare il rapporto esistente tra il ricorrente ed il bambino e l’importanza di tale relazione per entrambe queste due persone. Di qui la conclusione che, nonostante l’ampio margine di apprezzamento di cui gode lo Stato in tali questioni, il diritto del signor Koychev al rispetto della sua vita privata era stato ingiustamente conculcato.

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