La CEDU sulla protezione della proprietà (CEDU, sez. X, sent. 24 marzo 2020, ric. n. 4601/06)

La CEDU si pronuncia sul caso della Sig.ra Elif Kizil che è stata privata della sua proprietà a causa di una serie di procedure catastali che hanno registrato la proprietà della Sig.ra come proprietà del Tesoro. Per molti anni la donna ha goduto di quella che riteneva essere la sua proprietà senza mai vedersi recapitare un’informativa su ciò che era accaduto, fino a quando nel 2002 non è arrivata una richiesta di risarcimento per occupazione illegale di proprietà pubblica. La Corte ricorda che l’art. 1 Prot. n. 1 Conv. che garantisce il diritto di proprietà contiene tre disposizioni separate: la prima afferma il principio del rispetto della proprietà, la seconda riguarda la privazione della proprietà, sottoposta a determinate condizioni e la terza riconosce che gli stati contraenti hanno il potere di regolare l’uso della proprietà conformemente all’interesse generale. Una violazione del diritto al godimento pacifico dei beni deve trovare un giusto equilibrio tra le esigenze dell’interesse generale della comunità e quelle della protezione dei diritti fondamentali dell’individuo. L’onere di garantire l’effettivo esercizio di questi diritti può comportare obblighi positivi per lo stato che, in questo caso, avrebbe dovuto adottare alcune misure necessarie per proteggere il diritto di proprietà della Sig.ra Kizil, cosa che non è stata fatta. La Corte, ritenendo che l’equo equilibrio voluto dalla Convenzione sia stato violato a danno della ricorrente, ha dichiarato la violazione dell’art. 1 Prot. n. 1 della Convenzione.

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