La Corte di Giustizia si pronuncia sulla protezione dei dati personali e sul diritto del paziente di ottenere gratuitamente una prima copia della sua cartella medica (CGUE, Prima Sezione, 26 ottobre 2023, C-307/22)

L’articolo 12, paragrafo 5, e l’articolo 15, paragrafi 1 e 3, del regolamento (UE) 2016/679 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche
con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga
la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati), devono essere interpretati nel
senso che l’obbligo di fornire all’interessato, a titolo gratuito, una prima copia dei suoi dati personali
oggetto di trattamento grava sul titolare del trattamento anche qualora tale richiesta sia motivata da
uno scopo estraneo a quelli di cui al considerando 63, prima frase, di detto regolamento. L’articolo
23, paragrafo 1, lettera i), del regolamento 2016/679 deve essere interpretato nel senso che una
normativa nazionale adottata prima dell’entrata in vigore di tale regolamento può rientrare
nell’ambito di applicazione di detta disposizione. Tuttavia, una siffatta facoltà non consente di
adottare una normativa nazionale che, al fine di tutelare gli interessi economici del titolare del
trattamento, ponga a carico dell’interessato le spese di una prima copia dei suoi dati personali
oggetto di tale trattamento. L’articolo 15, paragrafo 3, prima frase, del regolamento 2016/679 deve
essere interpretato nel senso che nell’ambito di un rapporto medico/paziente, il diritto di ottenere
una copia dei dati personali oggetto di trattamento implica che sia consegnata all’interessato una
riproduzione fedele e intelligibile dell’insieme di tali dati. Tale diritto presuppone quello di ottenere
la copia integrale dei documenti contenuti nella sua cartella medica che contengano, tra l’altro, detti
dati, qualora la fornitura di una siffatta copia sia necessaria per consentire all’interessato di
verificarne l’esattezza e la completezza nonché per garantirne l’intelligibilità. Per quanto riguarda i
dati relativi alla salute dell’interessato, tale diritto include in ogni caso quello di ottenere una copia
dei dati della sua cartella medica contenente informazioni quali diagnosi, risultati di esami, pareri
di medici curanti o eventuali terapie o interventi praticati al medesimo.

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