Ricorso alle presunzioni per il danno morale: proporzionalità a entità e tipo di lesioni (Cass. Civ., Sez. III, ord. 20 luglio 2023, n. 21630)

Il ricorso alle presunzioni per accertare in concreto e non in astratto la ricorrenza del danno morale
è direttamente proporzionale alla entità ed al tipo di lesioni, attesa la ragionevole e intuibile idoneità
di fatti lesivi di significativa ed elevata gravità a provocare forme di sconvolgimento o di debordante
devastazione della vita psicologica individuale (ragionevolmente tali da legittimare il
riconoscimento dalla compresenza di un danno morale accanto a un danno biologico), rispetto alla
corrispettiva idoneità delle conseguenze limitate a un danno biologico di modesta entità ad
assorbire, secondo un criterio di normalità (e sempre salva la prova contraria), tutte le conseguenze
riscontrabili sul piano psicologico, ivi comprese quelle misurabili sul terreno del c.d. danno morale.

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