La Corte Edu si pronuncia sul caso riguardante le violente aggressioni subite dai lavoratori di Greenpeace nella regione di Krasnodar – potenzialmente provocate dal loro legame con la ONG ambientalista e sul presupposto che fossero agenti stranieri – e la successiva indagine interna. I Giudici di Strasburgo hanno ritenuto tale inchiesta inadeguata e non idonea a fungere da deterrente per incidenti simili, in particolare, perché un’indagine completa era stata aperta solo quattro anni dopo l’accaduto e perché non era stato esaminato il potenziale motivo di odio a fondamento dell’attacco stesso. Lo Stato non aveva rispettato il suo obbligo di fornire tutte le facilitazioni necessarie per lo svolgimento di una inchiesta efficace (art.38). È stata, altresì, riconosciuta la violazione del divieto di trattamenti inumani o degradanti in combinato disposto con il divieto di discriminazione (artt.3 e 14).
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