Il Consiglio di Stato si pronuncia sull’illegittimità del diniego della cittadinanza legato ad un precedente penale risalente nel tempo e ormai depenalizzato (Cons. St., sez. I, 19 ottobre 2022, n. 1709)

Non può ritenersi esercitata legittimamente l’ampia discrezionalità dell’Amministrazione attraverso forme di “automaticità” del giudizio di diniego della cittadinanza per l’esistenza di un solo risalente precedente penale, concernente un comportamento di non particolare allarme sociale, di recente depenalizzato, e per la “non veritiera” autocertificazione.

Redazione Autore