La CEDU sul diritto alla vita (CEDU, sez. I, sent. 14 maggio 2020, ric. n. 24913/15)

La CEDU si pronuncia sul diritto alla vita. E’ il caso del figlio del Sig. Jablonska morto a seguito di un controllo da parte della polizia nel quale è stato immobilizzato con forza ed esposto a gas lacrimogeni. Il ricorrente ritiene che c’è stata una violazione dell’art. 2 Conv.
La Corte ha ricordato che per l’art. 2 Conv. la privazione della vita può essere causata non solo nei casi di uccisione intensionale ma anche nelle situazioni in cui è consentito “usare la forza”. A seguito della morte del giovane è sorto l’obbligo procedurale di indagare sulle circostanze della
morte. Tuttavia l’indagine non ha fornito risposte chiare alle importanti questioni sollevate come ad esempio la modalità con cui gli ufficiali hanno usato la forza e se esistesse un nesso causale tra la forza usata dagli agenti e la morte del giovane.
La Corte, ritenendo l’indagine inadeguata in quanto non è riuscita a determinare le circostanze del caso, ha dichiarato la violazione, sotto il profilo procedurale, dell’art. 2 Conv.

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